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Le stampanti laser invece dell’inchiostro usano una polvere chiamata toner: è leggera al tatto e sembra borotalco. Questa polvere è nociva, meglio non respirarla, e bisogna smaltirla con apposite procedure. Noi consigliamo a chi possiede una stampante laser di tenerla lontano dalla propria scrivania perché, quando si usa, tramite la ventola di raffreddamento, esce  la polvere del toner producendo polveri sottili dannose per i nostri polmoni (approfondiremo l’argomento in un articolo dedicato a questo).

I componenti principali di una stampante laser sono la cartuccia toner, il tamburo, il belt (detto tappetino) e il fusore. In maniera semplice la procedura è la seguente: la stampa viene messa sul belt tramite il tamburo e passata sul foglio, il quale passa attraverso il fusore che fissa la stampa sul foglio. In alcuni modelli nella cartuccia toner c’è anche il tamburo (ogni volta che si cambia la cartuccia toner, si cambia anche il tamburo). In altri modelli invece il tamburo è un ricambio che ha una certa durata: prima di acquistare una stampante laser vi consiglio di chiedere quali sono i componenti che vanno sostituiti e la loro durata. Per esempio in alcuni modelli c’è anche la vaschetta di recupero toner. Vi informo inoltre che le stampanti o multifunzioni laser a colori hanno 4 toner (nero, ciano, magenta e giallo) e quando stampano a colori usano tutti e 4 i colori. Nella maggior parte dei modelli se finisci i toner a colori non puoi stampare solo con il nero, perché la macchina va in blocco. Sulle cartucce toner vengono montati dei chip che servono per far capire alla stampante che il toner è nuovo. Se la stampante dà l’errore di mancanza cartuccia, vuol dire che non riconosce il chip, il quale molto probabilmente è difettoso: rivolgetevi dove avete acquistato la cartuccia toner per farvela sostituire.

Grazie

Alla prossima